Nulla è scontato. Nulla.
Dovremmo ricordare come si fa a stupirsi:
di riuscire a leggere, di far finta di capire,
del continuo fluire dei nostri pensieri,
di poter dirigere il movimento di un nostro arto
a nostro piacimento.
Dovremmo ricordare come si fa a stupirsi:
della luce di interi universi negli occhi di una persona amata,
dei colori del cielo al mattino,
delle stelle che sembrano così lontane
e che invece, senza accorgercene, siamo noi.
Del buio in cui brancoliamo.
Dovremmo ricordare come si fa a stupirsi:
della perfezione geometrica
del moto degli astri,
del calore del sole sulla pelle,
del respiro della natura.
Dovremmo ricordare come si fa a stupirsi:
di quanto splenda il sorriso di chi ci sta a cuore,
di come riflette dentro di noi
il nostro sorriso.
Dovremmo ricordare come si fa a stupirsi
del pianto di chi, accanto a noi, come noi,
ha sofferto.
Dovremmo ricordare come si fa a stupirsi:
di Tutto.
Della consapevolezza della fine.
Del gioco che è la vita.
Dovremmo ricordare gli occhi di quando eravamo bambini,
quando tutto esisteva
un momento e per sempre
per la prima volta.
Perché così è ancora.
Nulla è scontato.
Nulla.
Joe